LIVE: Il primo Pazzo Appuntamento del 2025

0

Alla scoperta di emergenti freschissimi, l’appuntamento a Largo Venue è andato bene, magari ci esco di nuovo

334A2956

Nella cornice di Largo Venue giovedì 16 Gennaio 2025 è andata in scena la prima data della stagione 2025 di Questo Pazzo Appuntamento. I quattro artisti che sono saliti sul palco hanno creato crescente interesse nel pubblico, portando varie tipologie di live coinvolgendo o divertendo in maniera differente

Il format, nato nel 2024, si pone l’obiettivo, partendo da un attento ascolto e conseguente selezione di artisti emergenti, di creare una rete di connessioni non solo tra questi ed il pubblico ma anche tra i musicisti stessi. Il salto di qualità rispetto alla stagione precedente è evidente non solo dal restyling della pagina Instagram ma anche da dove avvengono le performance: infatti, se l’anno scorso i live si svolgevano nella saletta acquario che si colloca sul tetto del locale sulla prenestina, (uno spazio più intimo e contenuto) quest’anno si sono spostati sul palco principale, per dare anche l’idea del più ampio respiro che si è dato l’evento come obiettivo. 

Il primo ad esibirsi è stato Moonari, eclettico musicista e cantautore, con influenze tra l’elettronica ed il cantautorato al momento al lavoro sul suo quarto album, passato un po’ in sordina rispetto agli altri per via della tipologia del suo live, solo due canzoni, solo chitarra e voce, niente effetti, riconfermato dopo la stagione precedente per via delle sue evidenti qualità non sorprende né delude, speriamo di rivederlo in un’altra veste, magari all’ uscita del suo prossimo disco.

Moonari

Lo segue Alessio Alì, sulla scena dal 2020 con un indie un po’ introspettivo ed emotivo  accompagnato oltre che dalla sua chitarra anche da un’altra chitarra elettrica e una tastiera, ci fa entrare per un po’ nella sua bolla musicale e ci fa intendere di essere al lavoro su un nuovo progetto, considerato che molti dei brani che ha suonato sono inediti. L’atmosfera rimane introversa e sentimentale. Non un live che fa ballare ma orecchiabile e leggero che rispecchia i punti cardine attorno a cui si muove  Questo Pazzo Appuntamento: Concerti, bella situazione e chill

Alessio Alì

Grande sorpresa della serata i terzi artisti ovvero gli Eva-Q, da Roma, formazione dall’età variegata composta da batteria, basso, chitarra acustica, chitarra elettrica e tastiere, oltre alla voce, con all’attivo un solo EP, Tante le strade. Guadagnano punti bonus per essere riusciti a far partire un pogo oltre che a far chiedere un bis dal pubblico. Certo, una parte degli spettatori era venuta apposta per loro, ciò non toglie che abbiano fatto ballare e divertire tutti. Le sonorità, vicine all’indie rock con un’interessante vena cantautorale danno l’idea di aver trovato degli emergenti da tenere d’occhio.

Eva-Q

Gli Headliner della serata, per i quali si è radunata una folla più numerosa sono stati gli Hate Moss, un duo che abbatte i confini dei generi musicali. Hanno influenze tra il post-punk e l’elettronica con sonorità diverse e multiculturali e hanno fatto rimbombare l’impianto di Largo Venue. La dimensione del live valorizza molto di più la loro musica  della versione in studio, che attraverso le cuffie arriva quasi depotenziata. È carica di vibrazioni potenti e testi socialmente impegnati, non può lasciare indifferenti, pervade l’ascoltatore. La preminenza del suono della batteria rende lo spazio più denso e le voci si mescolano tra gridi di ricordo tribale e un cantato più dolce. Un’esperienza difficilmente spiegabile a parole al termine della quale ci si sente come dopo una serata techno, o una confessione col parroco, o tipo tutte e due assieme.

Hate Moss



Se questa era la prima data siamo ansiosi di vedere le prossime, se te la sei persa ascoltati qualcosina.
Al prossimo appuntamento!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *