Alice Caronna – Musica, Amore e Piccole Cose
Nella scena musicale romana, in costante evoluzione, emerge una giovane cantautrice con una visione profonda e personale della vita e dell’arte. In questa intervista, ci racconta il suo approccio alla musica, l’importanza dell’amore come strumento di crescita e la bellezza delle piccole cose che spesso passano inosservate. Con il suo nuovo singolo La Dea Della Fortuna, ispirato all’omonimo film di Ferzan Ozpetek, ci porta dentro un mondo fatto di emozioni e riflessioni intense, dove la malinconia si mescola con il desiderio di un continuo miglioramento.
Cosa significa per te essere una cantautrice donna a Roma oggi? Qual è l’aspetto che ami di più della scena musicale romana e quali sono le sfide che hai incontrato?
Non mi soffermerei più sulla questione uomo o donna (anche perché si potrebbe aprire un grande capitolo in termini di pretesa dalla donna di performance perfetta e intonazione impeccabile), oggi parlerei più del come ci sentiamo a fare musica tutti quanti.
Io, nella mia malinconia, mi sento “bene” perché non ho alternative e farlo mi salva, d’altra parte il mercato esplode e ha delle dinamiche troppo ingarbugliate che confondono il giovane artista e lo mette in competizione con gli altri e lo detesto, è malsano.
La scena romana cambia in continuazione e mi piace vedere la voglia che ogni artista ci mette anche solo nel sognare di fare questo mestiere, nell’avere un obiettivo.
La sfida più grande invece è quella con me stessa. Sposto l’obiettivo sempre in avanti. Ogni volta che lo raggiungo non mi sembra di averlo fatto, manca sempre un pezzo, così sposto l’ asticella in avanti e non mi fermo mai.
Il 13 settembre è uscito il tuo nuovo singolo, chi sarebbe La Dea Della Fortuna di cui parli?
La dea fortuna è il titolo del film di Ferzan Ozpetek. Un film che mi è piaciuto tantissimo e che mi ha ispirato per scrivere questo pezzo.
Perché pensi che spesso tendiamo a sottovalutare la bellezza della routine e della semplicità?
Non so se gli altri lo fanno, ma io si. Non la svaluto ma mi confonde. Sono abituata a vivere tutto in modo elettrizzato e colorato, come in Alice del paese delle meraviglie e quando qualcosa si ripete o mi annoia mi turba tantissimo. E’ giusto? Penso di no, infatti poi mi chiudo a pensare e ci scrivo le canzoni.
Come pensi che l’amore possa essere legato alla felicità? È un sentimento che si costruisce giorno dopo giorno o qualcosa di più grande?
Sto imparando che l’amore è l’impegno da mettere nelle cose affinché ci sia una crescita spirituale di noi stessi e dell’altro, come individui prima ancora che come coppia. Se c’è amore c’è crescita e cambiamento che per me sono sinonimo di vita e quindi di felicità.
Quali sono le piccole cose che hanno più significato per te nella vita quotidiana? Secondo te, diamo troppo importanza alle cose materiali?
Diamo decisamente troppa importanza alle cose materiali, io stessa lo faccio.
Non voglio neanche dare la colpa alla società e ai nostri tempi perché io posso scegliere di non volere qualcosa quando voglio. Non lo scelgo però, sto nel sistema come tutti quanti.
Poi però ci sono cose piccole che in realtà sono straordinarie, come un “nascondiglio per i cani, come il cielo per i nani, come le tue tasche per le mie mani” per citare un grande cantautore sottovalutato, che sono l’essenza dei giorni che viviamo ed è a queste cose che ci si deve aggrappare per essere felici.
Con la sua musica, la nostra cantautrice non solo esprime il suo mondo interiore, ma invita chi l’ascolta a riflettere su temi universali come la crescita personale, l’amore e la capacità di apprezzare la semplicità nella vita quotidiana. Un percorso artistico che si intreccia con il desiderio di trovare bellezza anche nelle cose più piccole, facendo della musica il mezzo per interpretare il mondo.
Non vediamo l’ora di ascoltare cosa ci riserverà in futuro.