Aria: quando la Musica diventa Respiro
![ARIA PH 2 @Federico Caraffa](https://www.nemosounds.it/wp-content/uploads/2024/12/ARIA-PH-2-@Federico-Caraffa-1024x1536.jpg)
Qual è il ricordo più vivido legato alla scrittura di una delle canzoni dell’EP? C’è un’emozione particolare che cerchi di trasmettere con la tua musica?
Di base le canzoni sono state scritte tutte in momenti diversi, però ho aggiustato alcuni pezzi durante il periodo della maturità, per me giorni difficilissimi, ero piena di studio e la musica mi faceva sfogare, mi dava una boccata di aria fresca.Però ho un bel ricordo dell’esame, avendo fatto il liceo musicale, avevamo anche una prova di strumento ed io ho portato Non c’eri mai, ero molto contenta perché è piaciuta tanto. Per quanto riguarda il messaggio che voglio trasmettere, mi piace l’idea di dare una parte di me attraverso le mie canzoni e spero che le persone si ritrovino nelle mie piccole esperienze che vivo quotidianamente.
Oltre ad Amy Winehouse e agli artisti italiani che hai menzionato, quali altri musicisti o artisti ti ispirano? Come pensi che queste influenze si riflettano nel tuo stile?
Mi piace molto la scrittura di Federica Abbate, tutti i pezzi che scrive sono diretti e semplici nella lettura, cerco di copiare l’essere chiari per far arrivare dei concetti ben precisi.
Cosa hai imparato dalla tua esperienza al CET di Mogol? Come ha influenzato la tua crescita artistica?
È un posto idilliaco, è una settimana con zero contatto esterno e 100% concentrato sulla musica. Sto frequentando il corso autori, per migliorare appunto le mie capacità autoriali, cercando di non essere ripetitiva e il più diretta possibile.
I tuoi testi sono molto personali e toccano temi universali come l’amore e l’amicizia. C’è un filo conduttore che unisce tutti i tuoi singoli?
È semplicemente quello che vivo e parlo delle cose più importanti che mi capitano nella vita, ma soprattutto l’amore che per me è al centro di ogni cosa, sia in positivo che in negativo.
Come descriveresti il suono del tuo EP? Se dovessi associarlo a un colore, quale sceglieresti e perché?
Trasparente: ci puoi vedere attraverso e non lascia dubbi. D’altro canto, il nome Aria l’ho scelto per questo.
Qual è la tua routine creativa? Scrivi le canzoni al pianoforte, alla chitarra o ti lasci semplicemente guidare dall’ispirazione?
Non riesco a prepararlo, viene tutto da sé. Dipende dalla situazione e dai momenti, generalmente al piano ma ho capito che mi trovo bene anche con la chitarra, da un po’ di tempo provo a produrre io dei beat e ci lavoro su, per andare in studio con qualcosa da cui partire.
Qual è il consiglio più importante che ti hanno dato finora? Sei riuscita a seguirlo? In caso, tu quale consiglio daresti ad un cantante emergente che sta iniziando adesso la sua carriera artistica?
Sicuramente quello di trasmettere le cose attraverso la voce, a volte la tecnica deve lasciare spazio all’emotività, la mia voce deve comunicare. Per quanto possa risultare scontato, il consiglio che darei è quello di non arrendersi nonostante i no e di essere sempre se stessi. Ultimamente ho capito che non devo dimenticare che la musica non è solo lavoro, sono emozioni, esperienze e sentimenti.